Che cosa fu il modernismo?
{{7}}Parliamo di cose passate. E lontane. Ma non così lontane che il ricordo — solo esso? — non ne sia vivo. Perché fra il 1900 e il 1910, per un
Che cosa fu il modernismo?
Giorgio Tyrrell, coscienza squisitamente religiosa fin dalla prima giovinezza, cercava la religione interiore: cercava, per la sua coscienza pura e
Pagina 11
Che cosa fu il modernismo?
Come si illuse; come fu deluso; come continuò per anni, i migliori della giovinezza e della vita
Pagina 12
Che cosa fu il modernismo?
L'esperienza dolorosa dell'errore fu, in qualche modo, immediata; ma, per mille cause d'ordine psicologico, non così decisiva, dal principio, da
Pagina 12
Che cosa fu il modernismo?
Tyrrell nell'autobiografia. Peccate che non abbia voluto o potuto condurla sino agli ultimi tempi; poichè il dramma sarebbe stato evocato intiero per i
Pagina 12
Che cosa fu il modernismo?
preteso ed atteso o del non aver saputo scuoprire, e, sopratutto, rifugge dall'ansia di un nuovo, e forse desolato, vagabondaggio spirituale per le vie
Pagina 12
Che cosa fu il modernismo?
si interrompe, e lo ha continuato sino alla morte di lui. Ma per quanto bene conoscesse tutte le vicende e gli scritti, anche privati, e il pensiero
Pagina 13
Che cosa fu il modernismo?
di Tyrrell la Chiesa cattolica c'entra un poco come quel numero di casa sbagliato del quale parlavo. Egli è passato per essa, portando nel suo animo
Pagina 14
Che cosa fu il modernismo?
un edificio costruito su quell'errore. Chi non è cattolico, non può capir nulla di quella crisi interiore; chi è stato, anche per un giorno solo della
Pagina 14
Che cosa fu il modernismo?
, che scuopre gli idoli, per vedere di che materia son fatti, che vuol possedere la realtà con quella speciale forma di presa di possesso che è
Pagina 15
Che cosa fu il modernismo?
Prendete ora un altro caso, il caso di Loisy. Sostanzialmente diverso, come esperienza psicologica, esso ha, per quel che riguarda la domanda che ci
Pagina 15
Che cosa fu il modernismo?
Anche per Loisy dopo l'errore della giovinezza cattolica e clericale sopravvenne la delusione dolorosa, l'intima contraddizione fra quel che si è
Pagina 16
Che cosa fu il modernismo?
individuale, di una coscienza; di una grande co¬scienza, naturalmente, come quella, che andando diritta ed inflessibile per la sua strada, trova la for
Pagina 16
Che cosa fu il modernismo?
Ora che cosa c'è di comune, ad es., fra le timide audacie di un A. Baudrillart e di un P. Lagrange, un monsignore e un domenicano per i quali la
Pagina 17
Che cosa fu il modernismo?
Ora, bisogna esser maligni come un gesuita o come un giornalista clericale per dire: Tyrrell, l'infelice Loisy, l'infelice tale altro. Infelici, sì
Pagina 18
Che cosa fu il modernismo?
per tutto quello che il mondo ha di bello e di buono e di giusto: e si fa prete, ma per questa persuasione e con quelle sue idee e con quei suoi
Pagina 18
Che cosa fu il modernismo?
errore di fatto. Queste, come esperienze «cattoliche», possono essere istruttive, ma solo per spiegare come nell'ultimo quarto del secolo XIX fosse
Pagina 19
Che cosa fu il modernismo?
, mossisi per cercare la religione interiore, la critica, la democrazia, hanno finito con l'imparare, attraverso dolorose peripezie, che esse non abitano
Pagina 20
Che cosa fu il modernismo?
. L'ortodosso e l'eretico sono parimenti i custodi della «vera» rivelazione; e ogni ortodosso è eretico, per qualcuno, e viceversa.
Pagina 21
Che cosa fu il modernismo?
incomparabile finezza, e dà quello che dice come sua esperienza, per coscienze sorelle. Il suo più forte vincolo con la Chiesa, negli ultimi anni, sarà questo
Pagina 21
Che cosa fu il modernismo?
, anche per questo, non è una dottrina, ma è un metodo che le abbatte.
Pagina 22
Che cosa fu il modernismo?
respinger tutto di lui, ma in nome di un esame critico più accurato; si può accettar tutto, ma provvisoriamente, per quello che vale, e salvo
Pagina 23
Che cosa fu il modernismo?
dei capi passò in mente di proclamarsi Chiese e di fare anche solo due proseliti per essere. in tre. un collegium. Anzi, e la cosa non fu
Pagina 24
Che cosa fu il modernismo?
d'Aquino. L'eretico, se mai, fu il Vaticano, in questa materia. Il suo più grande errore, quello per il. quale Pio X si rifiutò di lasciarlo rimaner nella
Pagina 24
Che cosa fu il modernismo?
ineluttabilmente, quasi ingenuamente, negli stessi sforzi che fanno per evitarla.
Pagina 25
Che cosa fu il modernismo?
romantico della strenuous live? Chi non conosce, almeno per la fine narrazione di Loisy e di Houtin gli sforzi fatti da Mons. d'Hulst e da tanti altri
Pagina 27
Che cosa fu il modernismo?
Questi, sì, si provarono, subito dopo l'enciclica, a foggiare, contro il cattolicismo papale, un cattolicismo immanentista e assunsero, per un'ora
Pagina 29
Che cosa fu il modernismo?
; spiegando risorse infinite di abilità per conciliare le esigenze del loro spirito con quelle della curia.
Pagina 29
Che cosa fu il modernismo?
Come, per questo, l'essenziale non è astenersi ma solo il considerare i rapporti con l'altro sesso come un peccato, dinanzi alle convenzioni sociali
Pagina 30
Che cosa fu il modernismo?
ecclesiastico. Sorgono, per un fortuito concorso di circostanze empiriche, nella Chiesa degli uomini quali appartengono spiritualmente ad altre correnti e
Pagina 31
Che cosa fu il modernismo?
con quello. Anche ieri, dopo Loisy, nella Francia stessa, a Parigi, i giovani che avevano bisogno di credere per agire, fosse anche solo per scuotere di
Pagina 33
Che cosa fu il modernismo?
creazioni spirituali; il problema che esso elabora non é quello di una riforma del cattolicismo, come parve, per l'errore che abbiamo mostrato, ai
Pagina 35
Che cosa fu il modernismo?
di una stessa rinascita o di uno stesso male; e anche i profani trovarono, per lo meno, esteticamente bello e pieno di interesse il gesto degli oscuri
Pagina 6
Che cosa fu il modernismo?
, succeduto al profligatore dell'eresia, non avrebbe avuto in alcun modo da occuparsi di modernismo, altro che per una rapida, disinvolta e sommaria
Pagina 8
Che cosa fu il modernismo?
biografia che ad essa ha aggiunto la signorina Petre"Giorgio Tyrrell"> Autobiografia (1884-1909), per cura di M. D. PETRE. Libreria ed. milanese, Milano; e
Pagina 9
Accademia della crusca
